Parco del Trebbia e ZSC
Ultima modifica 2 marzo 2022
Il Parco Regionale Fluviale del Trebbia tutela una trentina di chilometri del corso d'acqua, da Calendasco – dove sfocia in Po – fino a Rivergaro. Comprende, a monte della confluenza, circa cinque chilometri della riva piacentina del Po, sempre in comune di Calendasco.
Il paesaggio è dominato dalle ampie zone di greto del fiume, di notevole importanza per l'avifauna migratoria, e dai terrazzi fluviali dove praterie e arbusteti si alternano a colture agricole tradizionali.
È stato istituito con Legge Regionale 19/2009, dal 2012 è gestito dall'Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità - Emilia Occidentale.
All'interno del parco ricade la Zona speciale di conservazione (Zsc) e la Zona di protezione speciale (Zps) della Rete Natura 2000 “IT4010018 Fiume Po da Rio Boriacco a Bosco Ospizio"
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Il Nulla osta per interventi edilizi ed urbanistici nel Parco del Trebbia
Tutti gli interventi, gli impianti, le attività e le opere che si intendono realizzare nel Parco del Trebbia - al di fuori del perimetro del territorio urbanizzato (Zona D) - sono sottoposti al Nulla osta dell’Ente di gestione.
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La Valutazione di incidenza e la Pre-valutazione per interventi edilizi ed urbanistici in Zona speciale di conservazione (Zsc) o Zona di protezione speciale (Zps)
Tutti gli interventi, gli impianti, le attività e le opere che si intendono realizzare all’interno di una Zona speciale di conservazione (Zsc) o di una Zona di protezione speciale (Zps) sono soggetti alla procedura di Valutazione di Incidenza.
Per molte attività "frequenti e comuni", di minore rilevanza ambientale, la procedura della Valutazione d'incidenza può limitarsi ad una prima fase di Pre-valutazione di incidenza.
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