Le Principali Tappe Storiche della Vita di San Corrado

Ultima modifica 6 maggio 2021

1290 Corrado dei Confalonieri, piacentino, nasce in Castrum Calendaschi (Calendasco)

1315 circa Corrado causa l'incendio

1320 Dopo aver pagato del danno al Visconti Signore di Piacenza, si fa penitente

1320 Si ritira tra i frati francescani de penitentia del Terzo Ordine laicale presso l'hospitale vicino a Calendasco ed al mulino del gorgolare

1320 - 1340 Permanenza di Corrado nell'hospitale calendaschese guidato da frate Aristide. Al termine di questo periodo, il Santo parte alla volta della Città Santa di Roma come pellegrino

1342 Corrado giunge in Sicilia e si ritira tra le aspre montagne di Noto, svolgendo una vita eremitica in una grotta di pietra grezza

19 febbraio 1351 Corrado muore, spegnendosi mentre è in ginocchio in preghiera. Frate Lombardo, che viveva con lui, racconta la vita del Santo, scrivendola su un rotolo pergamenaceo che viene riposto assieme al corpo di Corrado. A Noto, per mano del Vescovo di Siracusa, ha inizio l'iter che porterà il piacentino a divenire Santo francescano per il Terzo Ordine Regolare, mentre la devozione della popolazione si accresce sempre più.

1580 ca. Da Noto giunge la notizia del riconoscimento della santità di Corrado

1611 I Giurati e gli Anziani di Noto scrivono una lettera per avere maggiori informazioni su Corrado, dichiarando al tempo stesso di aver già avuto notizia che il santo possedesse il Castello di Calendasco

1619 In Curia, il Vescovo decreta approva e firma il Legato sancti Conradi ove, dopo ricerche negli archivi, si viene a conoscere che san Corrado era nato fisicamente in Calendasco. Il Legato è voluto dal Nobile Giovan Battista Zanardi Landi, feudatario di Calendasco, che fa erigere nella chiesa del borgo sul Po una sontuosa cappella dedicata al santo, con obbligo di celebrazione.

1612 A Piacenza è costruita una cappella dedicata al Santo nella Cattedrale. Calendasco assurge Corrado come suo Celeste Patrono.


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