La pubblicazione di matrimonio
Ultima modifica 31 ottobre 2021
Per celebrare un matrimonio sia civile sia religioso (con effetti civili) serve fare la richiesta di pubblicazione di matrimonio presso:
- il comune in cui risiede uno dei due futuri sposi
- la sede consolare italiana all’estero, se entrambi i futuri sposi sono iscritti A.I.R.E (anagrafe italiani residenti all'estero) o se una persona di cittadinanza italiana iscritta Aire sposa una persona di cittadinanza straniera non residente in Italia
- la sede consolare italiana all’estero o il comune di residenza in Italia se uno dei due futuri sposi, entrambi di cittadinanza italiana, risiede all’estero
L'ufficiale di stato civile verifica che non ci siano impedimenti alla celebrazione del matrimonio e pubblica l'intenzione degli sposi all'albo pretorio online del Comune.
Chi può richiedere la pubblicazione
- entrambi i futuri sposi di persona
- uno dei due futuri sposi con delega dell'altro
- persona incaricata dai futuri sposi con delega
Requisiti
- essere maggiorenni
- per le donne già sposate, decorrenza di 300 giorni dalla fine del precedente matrimonio
Come funziona
Devi firmare il verbale di richiesta di pubblicazione davanti all’ufficiale di stato civile, non servono testimoni.
L'ufficio matrimoni chiede ai comuni di nascita e di residenza, la documentazione necessaria a dimostrare l'esattezza delle dichiarazioni rese dai futuri sposi, poi pubblica l'atto all'albo pretorio on line del comune. L'ufficiale dello Stato civile richiede la stessa procedura al comune di residenza dello sposo, della sposa se diverso da Calendasco.
Se intendi celebrare il matrimonio in un comune diverso da quello di residenza del futuro sposo e della futura sposa, devi indicarlo al momento della richiesta di pubblicazioni di matrimonio.
Matrimonio religioso
Se hai deciso di sposarti con rito religioso, devi presentare all’ufficiale di stato civile la richiesta di pubblicazione rilasciata dal Parroco o da altro Ministro di culto, a seconda della confessione religiosa (se previsto).
Dal quarto giorno successivo alla fine delle pubblicazioni, il comune rilascia il nulla osta al matrimonio da consegnare al Parroco o al Ministro di culto.
Documentazione richiesta
Se hai la cittadinanza italiana:
- un documento di identità valido
- una marca da bollo da 16 euro se i futuri sposi risiedono nello stesso comune; 2 marche da 16 euro se risiedono in comuni diversi
- una marca da bollo da 16 euro, nel caso di richiesta di delega di celebrazione del matrimonio civile presso un altro comune
Se non hai la cittadinanza italiana
- passaporto se hai una cittadinanza non dell'Unione Europea (Ue)
- passaporto o carta d'identità straniera se hai una cittadinanza Ue
- Nulla osta o certificato di capacità matrimoniale, rilasciato dall'autorità straniera competente (documento da consegnare al momento della richiesta di pubblicazione presso il comune di residenza)
- se non conosci la lingua italiana devi essere assistito da un interprete sia al momento di richiesta delle pubblicazioni, sia al momento della celebrazione del matrimonio
Casi particolari
se non hai compiuto i 18 anni: è necessaria un'autorizzazione a contrarre matrimonio del competente Tribunale per i minorenni
se vuoi ridurre i tempi delle pubblicazioni: occorre un decreto del Tribunale di dispensa o riduzione dei termini di pubblicazione
se vuoi sposarti con un parente o affine: occorre un decreto del Tribunale di autorizzazione a contrarre matrimonio in caso di parentela o affinità tra i coniugi (art. 87 c.c.)
se hai un divieto temporaneo a nuove nozze: occorre un decreto del Tribunale di autorizzazione a contrarre matrimonio in presenza di divieto temporaneo (art. 89 c.c.)
Quanto dura la pubblicazione
Deve restare pubblicata per almeno 8 giorni all'albo pretorio on line dei comuni di residenza di entrambi gli sposi.
Dura 180 giorni, trascorsi i quali decade e non è più possibile celebrare il matrimonio.
Quando e dove celebrare il matrimonio
Devi celebrare il matrimonio entro i 180 giorni successivi alla pubblicazione. La celebrazione può avvenire in qualsiasi comune italiano.
Nel caso di matrimonio civile da celebrarsi in comune diverso da quello di residenza degli sposi, gli stessi provvederanno a richiedere l'apposita delega alla celebrazione in altro comune.
Ultimi adempimenti prima della celebrazione
Almeno una settimana prima della celebrazione del matrimonio civile è necessario consegnare all'Ufficio Stato Civile:
- la fotocopia documento identità testimoni (UNO per la sposa e UNO per lo sposo): devono essere persone maggiorenni che comprendono la lingua italiana
- la scelta del regime patrimoniale della famiglia (comunione o separazione dei beni): qui trovi il modulo da completare LINK
Cos’è il regime patrimoniale
Il regime patrimoniale determina la regolamentazione giuridica dei beni acquistati dai coniugi durante il matrimonio.
La comunione legale dei beni
Si applica automaticamente se i coniugi non scelgono un regime diverso: i beni acquistati dai coniugi insieme o individualmente entrano a far parte di un unico patrimonio comune ai due coniugi, i quali, indipendentemente dall'apporto reale di ognuno, ne sono proprietari al 50%.
Sono esclusi dalla comunione i beni acquistati prima del matrimonio e i beni personali elencati nell'art. 179 del Codice Civile. Il regime automatico della comunione legale dei beni non viene annotato sull'atto di matrimonio.
Il regime della separazione dei beni
Ogni coniuge conserva la proprietà esclusiva dei beni acquistati durante il matrimonio e ne mantiene il godimento e l'amministrazione esclusiva.
Puoi scegliere il regime della separazione dei beni
- al momento della celebrazione del matrimonio, rendendo apposita dichiarazione al celebrante (Ufficiale di Stato Civile, Parroco o altro Ministro del Culto);
- prima del matrimonio, a mezzo di apposita convenzione stipulata da un notaio (la convenzione deve essere prodotta all'ufficiale di Stato Civile al momento della celebrazione o della trascrizione del matrimonio);
- successivamente al matrimonio, con convenzione stipulata da un notaio.
Cambiare regime patrimoniale
Dopo il matrimonio per qualsiasi cambiamento del regime patrimoniale (separazione dei beni, convenzioni che modificano le precedenti scelte, costituzione di fondo patrimoniale), devi rivolgerti ad un notaio, una notaia per la stipulazione di un'apposita convenzione.
Il notaio, la notaia invierà la convenzione all'ufficiale di stato civile del Comune di celebrazione del matrimonio, per fare l'annotazione sull'atto di matrimonio.
La convenzione produce effetti rispetto ad altre persone solo dalla data di annotazione.
Anche gli eventi che determinano lo scioglimento della comunione legale (omologhe di separazione consensuale, separazioni giudiziali, sentenze di divorzio), in base alle comunicazioni inviate dal Tribunale Civile competente, sono annotati sull'atto di matrimonio.
Certificare il regime patrimoniale
Per dimostrare le annotazioni devi richiedere l'estratto per riassunto dell'atto di matrimonio.
Per conoscere invece le singole clausole delle convenzioni matrimoniali o delle sentenze devi rivolgerti al notaio, alla notaia che le ha stipulate e al Tribunale che le ha emesse.